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La meridiana coperta più lunga del mondo
Una visita a Bologna parte sicuramente da Piazza Maggiore, uno dei simboli della città, un concentrato di arte e architettura medievale che vi lascerà a bocca aperta. Qui vale la pena visitare assolutamente la Basilica di San Petronio, nel cui interno potrete visitare la meridiana più lunga del mondo. E' situata sul pavimento della navata sinistra ed è strata realizzata da Gian Domenico Cassini intorno al 1656. Misura ben 66,8 metri, pari esattamente alla seicento millesima parte della circonferenza terrestre. Ogni giorno, entrando dal foro posto a 27 metri di altezza nella volta, un raggio di sole interseca la linea, segnando così il trascorrere lento e inesorabile dei giorni e delle stagioni.
La storia
Nel 1655 la Fabbriceria di San Petronio decise di affidare il progetto di una nuova linea meridiana al “dottor Gian Domenico Cassini genovese”. Cassini insegnava Astronomia a Bologna già da alcuni anni e si era segnalato per l’accuratezza mostrata nelle osservazioni astronomiche, tra le quali quelle della cometa del 1652, che egli dimostrò trovarsi molto al di sopra dell’orbita della Luna, contrariamente alle correnti idee aristoteliche, che ritenevano le comete esalazioni dell’atmosfera terrestre e non corpi celesti.
Cassini presentò un audace progetto ma dovette però superare notevoli difficoltà economiche, logistiche, tecniche ed anche “accademiche”.
Le navate della grande basilica, che era stata volutamente costruita in modo da affacciarsi sulla piazza comunale, non presentavano un orientamento nella direzione nord-sud. La difficoltà tecnica maggiore, quindi, era proprio quella di riuscire ad evitare che il percorso dei raggi solari venisse interrotto dalle colonne, riuscendo ad utilizzare il più possibile le grandi dimensioni dell’edificio.
Dopo accurate osservazioni del percorso del Sole, il foro gnomonico venne collocato nella quarta volta della navata sinistra, ad una altezza pari a 1000 once del piede regio di Parigi (27,07 metri) e il giorno del solstizio d'estate del 1655 si pose la prima pietra della linea meridiana. La lunghezza al suolo della linea dal punto verticale al foro gnomonico, come previsto da Cassini, risultò pari alla seicentomillesima parte della circonferenza terrestre (66,8 metri).
In occasione del solstizio, Cassini fece pubblicare un manifesto con cui invitava tutta la cittadinanza ed i professori dell'Università ad assistere alla definitiva verifica del tracciato meridiano e al passaggio dell'immagine del Sole “fra quelle colonne, che erasi creduto impedirne la descrizione”.