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La Basilica di San Petronio
Il Custode della città:
A ottobre a Bologna si festeggia San Petronio, figura rimasta nel cuore di tutti i cittadini bolognesi e a cui è intitolata la famosa basilica, fondata nel lontano 1390. Ciò che rende speciale questa grande opera non è solo il fatto di essere la chiesa gotica costruita di mattoni più grande del mondo ma il profondo significato che ha sempre avuto per bologna e i bolognesi tutti.
Il contesto politico
Nel XIV secolo la ricca borghesia bolognese aveva sviluppato una profonda coscienza politica e di unità ed era inoltre in forte competizione economica e commerciale con Milano e Firenze, già all’epoca due poli molto potenti. Quando per convenienza o necessità non era possibile imporsi con le armi, la propria supremazia veniva mostrata al mondo tramite opere architettoniche di grande difficoltà realizzativa.
É grazie a questa forte “competizione” che dobbiamo la realizzazione della Basilica di San Petronio: Bologna non voleva rimanere impassibile nei confronti delle due città che avevano già iniziato la costruzione della propria cattedrale (Firenze già da più di un secolo, Milano pochi anni prima) e decise, tramite il proprio consiglio amministrativo, di iniziare i lavori il prima possibile.
Costruita senza il volere del Papa
Come possiamo notare la Basilica di San Petronio sarebbe stata costruita per volontà civica e non ecclesiastica come le cattedrali di Milano e di Firenze. Questo fece tutta la differenza del mondo, specialmente a cavallo di un secolo dove l’influenza papale dominava non solo le decisioni politiche, ma anche la vita quotidiana di tutti i cittadini.
Secondo la logica della Chiesa con questo “affronto” la città tentava di scavalcare i poteri ecclesiastici mentre dal canto loro gli amministratori comunali si giustificavano dicendo che questo monumento sarebbe stato anche un simbolo di fede religiosa di cui il papato avrebbe potuto goderne i benefici in termini di influenza politica.
La conclusione del progetto
Quello che nacque come tentativo di rimanere al passo e competere con Firenze e Milano divenne un ideale di libertà, autonomia e indipendenza anche nei confronti della Chiesa che più volte tento di interromperne i lavori di costruzione. Il culmine si toccò nel 1562, quando Papa Pio IV decise di acquistare gran parte dei terreni intorno alla Basilica. Grazie a questa astuta mossa l’ambizioso progetto degli amministratori locali di creare una cattedrale a croce latina (e quindi di un simbolo religioso) veniva reso impossibile e non fu mai completato. Il Papa ritenne quindi salvo il suo diritto esclusivo di poter far ereggere monumenti religiosi e la comunità civica rimase comunque in possesso della più grande cattedrale civica d’Italia, da quel giorno simbolo dell’indipendenza di Bologna da tutti e padrona di sé stessa.